Dichiarata nel 1987 patrimonio dell’umanità dall’UNESCO e inserita tra le sette meraviglie del mondo moderno, la Grande Muraglia è la più grande opera a scopo difensivo che sia mai stata costruita. I lavori iniziarono intorno al III secolo a.C., per volere dell’imperatore Qin Shi Huangdi ed è lunga circa otto mila chilometri. Durante il periodo dei Regni Combattenti, a causa delle continue lotte, i vari regni costruirono diverse muraglie: per far fronte alla minaccia delle incursioni dei popoli confinanti, in particolare dei Mongoli, tali fortificazioni vennero collegate le une alle altre creando una imponente barriera lungo il confine settentrionale.
Importante opera difensiva è stata realizzata seguendo il pendio dei monti, attraversando paludi e deserti. In base alla differente tipologia di terreno, gli abili costruttori, hanno dovuto adottare soluzioni diverse e strutture particolari, riuscendo a realizzare un’opera che è, senza dubbio, la dimostrazione dello spirito e della perseveranza del popolo cinese. In Cina vi è un detto popolare secondo cui chi non sale sulla Grande Muraglia non è un vero uomo. Vi lavorarono circa trecento mila schiavi e, secondo la leggenda, coloro che morivano a causa dei massacranti ritmi di lavoro, venivano seppelliti all’interno delle stesse mura.
Realizzata con grandi mattoni e lastre di pietra, all’interno vi sono delle scale d’accesso che facilitano la salita e la discesa. A distanze fisse vi sono dei fortini e delle torri di segnalazione: i fortini venivano usati come depositi di armi e cibo e come luogo di riposo dei soldati. Le torri di guardia comunicavano tra loro mediante un ingegnoso sistema di banderuole di giorno e di falò durante la notte: l’efficienza delle comunicazioni era tale che l’esercito poteva essere mobilitato in pochissimo tempo e spostarsi velocemente sulla muraglia.
Sulla sommità della Grande Muraglia potevano passare quattro cavalli affiancati che in questo modo potevano facilmente trasportare le truppe e le provviste. Maestosa e imponente, viene visitata ogni anno da milioni di turisti ed il suo fascino, nonostante il passare dei secoli, è rimasto immutato. I tratti che vengono maggiormente fatti visitare sono quelli di Badaling, Simatai e Shanghaiguan, definito il “primo passo del mondo”, in quanto sono quelli meglio conservati. Durante il suo regno, l’imperatore Qin Shi Huangdi, riuscì anche ad unificare la lingua, le unità di misura, di peso, gli orari e l’amministrazione: la costruzione di quest’opera fu il pretesto per porre le basi per il potente Stato unitario.