Menfi fu la capitale dell’antico regno d’Egitto per un lungo periodo di tempo, fino alla fondazione di Alessandria. Sita sulla sponda occidentale del Nilo, fu una delle città più popolose e cosmopolite del tempo. Nonostante la grandezza del passato, ancora oggi si sa poco della sua storia: nel suo territorio sono state rinvenute varie statue tra cui quella di Ramses II, di grandi dimensioni, recuperata tra le acque del Nilo.
Priva di base d’appoggio, è custodita presso il museo cittadino. Per via dell’elevato valore storico, architettonico e artistico, la sua necropoli e le piramidi site tra Giza e Danshur, dal 1979, sono state dichiarate patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.
Nel sito archeologico di Menfi sono state rinvenute anche una sfinge di alabastro, parte del tempio di Ra e la sala di imbalsamazione dedicata al toro Hapi. Di maggiore fascino è, senza dubbio,la zona delle necropoli raggruppate in vari complessi: le piramidi di Giza, tombe, piramide di Zoser e necropoli degli animali sacri a Saqqara e le cinque piramidi di Dashur. Il complesso di Saqqara fu opera dell’architetto Imhotep, al servizio del faraone Zoser, talmente abile da porre le basi per tutta l’architettura funeraria egizia. Numerose sono le tombe ritrovate nei dintorni famose soprattutto per le straordinarie decorazioni.
All’interno della necropoli di Giza si erge maestosa la Piramide di Cheope, l’unica tra le sette meraviglie del mondo antico giunta fino ai nostri giorni. Il sito è costituito dalle altre due piramidi, di Chefren e Micerino, circondate da vari piccoli edifici. Sulla parte orientale del complesso, dal fascino senza dubbio eterno, si erge maestosa la Sfinge: raffigurante un essere mitologico dal corpo di leone e dal volto umano, è la più grande statua monolitica del mondo. La forma piramidale fu adottata in onore del culto del dio Sole, molto praticato dai faraoni, per cui le costruzioni devono essere considerate come delle scale ascendere al cielo.
Dopo secoli, scavi archeologici e numerosi studi di appassionati e ricercatori, la verità è che questi luoghi sono ancora avvolti dal mistero. Sono poche le certezze in nostro possesso spesso derivate dai geroglifici o dai vari oggetti e gioielli ritrovati all’interno delle tombe che hanno permesso di ricostruire, solo in parte, lo stile di vita di questo popolo. Ricche di numerosi cunicoli interni e passaggi segreti, le piramidi egiziane, con il loro alone di mistero e l’evidente bellezza architettonica, attirano ogni anno milioni di turisti.